5 tendenze “in incognito” nel mondo del retail

A chi non piace fare qualche predizione? “Scommettiamo che…” è una frase che ci piace dire per gioco, ad una festa, quando ci troviamo fra amici… ma la verità è che ad indovinare il futuro ci provano tutti, e quando si tratta di prevedere cosa accadrà nel mondo del business, il gioco si fa interessante. All’inizio dell’anno vi abbiamo parlato di sei tendenze del mondo del retail che vedremo consolidarsi nel corso del 2022, e adesso ne abbiamo altre cinque da proporvi che forse non vi aspettereste, suggerite dai maggiori esperti nel mondo del retail business.

Avanti gli Uomini

Potrebbe sembrare strano, ma gli uomini stanno già spendendo il 13% in più rispetto alle donne, facendo prevedere che il mercato dell’abbigliamento maschile crescerà di un ulteriore 8,3% nel prossimo anno (secondo un rapporto Ogilvy del 2016). Ebbene signore, è tutto vero: gli uomini spendono 1,5 volte più di noi! Questo significa che presto vedremo i retailer concentrarsi in particolar modo sul menswear, ripianificando le loro strategie di marketing per non farsi scappare questa opportunità.

Personalmente artificiale

Vi abbiamo raccontato come ormai anche la AR e la VR hanno raggiunto il retail, permettendo nuove esperienze tecnologiche ad alto tasso di fattore “wow”, ma non finisce qui. I clienti di oggi hanno un’impronta social sempre più sviluppata, che include non solo i loro profili ma anche le loro shopping histories, le iscrizioni alle newsletter dei prodotti che preferiscono, e molto altro.
Il passo successivo? Seguirvi per anticiparvi. Brand come The North Face stanno già usando l’Intelligenza Artificiale per fornire delle raccomandazioni personalizzate, e funziona.

Mai senza

Avete già il vostro telefono cellulare sempre con voi, ma tra poco per voi diventerà anche più fondamentale del vostro portafoglio. Le carte contactless raddoppieranno entro il 2022 (secondo un rapporto ABI), e il 2022 sarà l’anno in cui comincerà a consolidarsi la tendenza ad usare il proprio cellulare per effettuare tutti i pagamenti. Come? Grazie ad un metodo standardizzato di pagamento che permetterà di accettare i “mobile wallets” dovunque, e degli incentivi ad utilizzarlo. Due cose che su cui i retailers stanno già lavorando da un pezzo.

Si torna local

Dimenticatevi i grandi magazzini, tra poco il posto che vorrete frequentare di più sarà un piccolo store nel vostro quartiere. Anzi, tutti i piccoli negozi del vostro quartiere (o nelle immediate vicinanze). Grazie ai mutamenti demografici degli ultimi decenni, con i baby boomers e i millennials alla ricerca di esperienze di shopping sempre più personalizzate, i retail business cominciano a puntare su servizi particolari e molto specifici da fornire in loco. Come si dice: il vino buono sta nella botte piccola!

Evviva il crowdsourcing

Ormai lo abbiamo assimilato come il pane: i social media e tutto il mondo del digital permettono di raggiungere chiunque dovunque, per parlare di idee, prodotti, ricette, progetti e chi più ne ha più ne metta. Una diretta conseguenza di tutto questo nel mondo del retail è che non importa quale sia il loro budget per il marketing o per la ricerca, molti brand oggi possono capire quasi istantaneamente cosa vogliono i loro clienti, diretti e indiretti, adattando le proprie strategie in tempo record e generando prodotti che sono non solo un’offerta, ma direttamente la risposta alla domanda.

Sorpresi? Curiosi? Viviamo davvero in un mondo che cambia alla velocità della luce, dove le opportunità si moltiplicano da sole e i trend cambiano rapidamente. Una cosa è certa: i retailer di tutto il mondo si stanno muovendo in questa direzione, noi vedremo chi la spunterà.

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